venerdì 25 settembre 2009

Cinema, "Terre rosse": quando la passione diventa Arte





Il lungometraggio “Terre rosse” per la regia di Dennis Dellai, è passato giovedì 24 settembre, per il Cinema Teatro Super di Valdagno, marcando così la quarantaduesima proiezione. Il film, girato interamente nel vicentino, tra Fara e Thiene, è stato liberamente tratto dall’omonimo racconto di Flavio Pizzato, ex capo partigiano ed ex sindaco di Thiene. Alla proiezione a Valdagno, oltre al regista Dennis Dellai, erano presenti anche lo sceneggiatore Giacomo Turbian, l’attore ed aiuto regista Davide Viero ed il maestro di musica Paolo Agostini che ha curato la colonna sonora.
Terre rosse” è stato ospite al Festival del Cinema di Venezia, fuori concorso, apprezzato anche da Nicholas Cage, il quale ne ha voluta una copia. La pellicola è stata ambientata nel 1944 e narra di una storia d’amore impossibile che vede protagonisti, rispettivamente Davide Fiore nel ruolo di Umberto Simonetti, uno sfavillante funzionario fascista che lavora per il ministero della Repubblica Sociale Italiana e la bellissima e brava Anna Bellato nei panni di Luisa De Nardi, una maestrina elementare che per aumentare il suo punteggio, chiede il trasferimento da Verona per prestare il proprio servizio presso la piccola realtà di Farneda, ospite presso una casa di partigiani. Luisa verrà in seguito coinvolta nella resistenza. Le vicende della guerra renderanno difficile l’amore tra i due giovani.
Tutte le scene seguono un’armoniosa sequenza che trasmette a tratti emozione e commozione, gioia e malinconia. La colonna sonora si amalgama tra i fotogrammi con discrezione ed intelligenza valorizzando al punto giusto le scene. Il film è stato straordinariamente portato a termine con un budget di soli 19.500,00 €. Se la medesima opera fosse stata realizzata negli Stati Uniti d’America non sarebbero bastati dieci milioni di euro.
Oltre alla travolgente e commovente storia narrata, che esprime parte della fantasia del regista miscelata armoniosamente al racconto di Pizzato, emerge anche la volontà e determinazione di un gruppo di appassionati che scommettendo su se stessi hanno dedicato l’anima utilizzando puro genio. Il risultato prodotto è di elevata qualità e non ha nulla da invidiare a pellicole d’oltre Oceano molto più costose.
Il regalo che il cast di Dellai ha fatto per il Veneto e non solo, sintetizza lo spaccato di un segmento di storia che ci appartiene interamente che non vogliamo e non dobbiamo dimenticare.
Il percorso di questi appassionati cineasti, durato tre anni di riprese, dovrebbe essere d’insegnamento ed aprire così un nuovo orizzonte a chi, con poca spesa, desidera realizzare un sogno destinato a rimanere una pietra miliare nel tempo.
Il DVD è ricco di contenuti interessanti ed è possibile acquistarlo tramite il sito internet http://www.terrerosse.org/.
118 minuti appassionanti da vivere e condividere assieme al resto della famiglia.
Le prossime date di proiezione sono il 27 ottobre presso il Cinema Valbrenta di Solagna ed il 18 e 19 novembre presso il Cinema Primavera di Vicenza.





Paolo Maria Coniglio

domenica 20 settembre 2009

Lettera a Roberto Valente e ai ragazzi caduti a Kabul


L'Italia assurda che combatte ed argina le guerre intestine come le Brigate Rosse, le mafie, la delinquenza in genere, le bande sovversive politiche che da tempo cercano di destabilizzare il nostro paese. Tutti nemici visibili, palpabili. Ora i nostri politici hanno deciso di combattere i nemici invisibili a spese dei nostri connazionali. Vorrei vedere che i nostri politici ci mandasero i propri figli in queste terre tormentate a rischiare la vita. Noi civili, che assistiamo inermi e impotenti a queste stragi annunciate, abbiamo il dovere di esprimere il nostro sentimento, il nostro dissenso affinchè questo sangue smetta all'istante di essere versato.
Ancora oggi le Guerre non ci hanno ancora insegnato che non si può imporre ad un Popolo una volontà differente da quella dettata dalla loro determinazione. La Guerra del VietNam ha insegnato e non solo quella. La rivolta deve partire dall'interno per scelta, com'era accaduto nel Nostro Paese con le varie fazioni di Partigiani. Politicamente diverse ma ognuna con un'unico obiettivo: liberare l'Italia. Se non esistono queste minime condizioni non è possibile pensare di armare ribelli per ottenere una Democrazia che sarà costellata di violenza. La Democrazia è una Signora cui dobbiamo dare del Lei. Imporla a certi Popoli è come dare una Ferrari da Formula Uno in mano ad un ragazzino.
Ed ora, dopo questo attentato devastante che cosa dire? Solo il silenzio dovrebbe parlare, ma ora basta!

Grazie Roberto per il sacrificio che hai fatto per l'Italia, per tutelare il sogno di libertà.
Personalmente non condivido l'intervento "pacifico" dell'Italia nei paesi dove c'è la guerra. Paesi la cui cultura è lontanissima dal rispetto altrui e quindi dall'embrione della LIBERTA'. Noi le nostre guerre le abbiamo già avute, il sangue lo abbiamo già versato. Siamo obiettivi troppo facili per chi vuole colpirci, alimentando gratuitamente il fanatismo di persone prive di senso civico, accecate dall'integralismo religioso. Gente vigliacca e nascosta nell'ombra. Le Guerre Mondiali, in particolare la lotta al nazismo e al fascismo erano raffigurate da nemici palpabili, visibili. I talebani, nascosti all'ombra dei civili, combattono una guerra subdola e che soprattutto non ci appartiene. Nei loro attentati salta per aria un pezzo valoroso e glorioso d'Italia assieme ad un sacco di civili innocenti ed ignari. Bambini, donne, anziani ma questo per loro senza rispetto va bene. Per noi italiani questo non va bene! Ho avuto un nonno prima soldato e poi partigiano, mio padre era ufficiale durante la Seconda Guerra Mondiale e non credo che avrebbero voluto ascoltare queste notizie.
Abbraccio la tua famiglia, Roberto, con gesto fraterno e con le lacrime agli occhi, mortificato dall'impotenza che mi pervade ora. Sono orgoglioso di essere italiano grazie a persone valorose come te, eroi veri in tempo di pace ma perdona la mia delusione di essere rappresenatato da una classe politica, indipendentemente dal colore, che nonostante il nostro passato di enorme sacrificio si ostina a mandare al macello ragazzi d'oro, padri di famiglia, amici veri senza offrire loro opportunità concrete di lavoro. Mi unisco anche al dolore di tutte le famiglie degli altri ragazzi che hanno perso la vita ed in silenzio piango, assieme alla mia famiglia, con Loro.

Paolo Maria Coniglio